Edward O. Thorp, l’uomo che ha battuto i casinò di Las Vegas

La prossima volta che ti trovi a un tavolo di blackjack, facendo aggiunte e sottrazioni mentre conti le tue carte e sperando di fare soldi lungo la strada, prenditi un momento per ringraziare Edward O. Thorp.

È un semplice professore universitario di matematica. Edward O. Thorp inventò il conteggio delle carte e scrisse un libro bestseller intitolato “Beat The Dealer” e forse considerato il padre del moderno gioco vantaggioso.

Ed O. Thorp. ha ottenuto un rendimento annuo senza precedenti del 20%. Il suo patrimonio netto personale oggi è di $ 800 milioni e ha scambiato quasi $ 100 miliardi durante la sua carriera.

Quattro anni prima che il suo libro fosse pubblicato nel 1962, Thorp stava pensando a come battere la roulette. Ha creato la prima carta strategica di base al mondo, questi piccoli rettangoli laminati che dicono ai giocatori ogni gioco corretto nel blackjack.

Come spiega nel suo libro, “Un uomo per tutti i mercati”, nel 1958, Thorp e sua moglie decisero di trascorrere le vacanze di Natale a Las Vegas giocando a blackjack.

Il modo di suonare di Thorp

Thorp si sedette con una banconota da $ 10 e un libretto di possibilità di mano contro la carta di qualsiasi rivenditore. Ha ottenuto $ 8,50 prima di arrendersi. Divenne ottimista sulla possibilità di conquistare il gioco imparando a giocarlo a modo suo.

I croupier e gli altri giocatori ridevano di lui perché consultava il suo taccuino dove annotava le sue possibilità. Ad esempio, colpire un morbido 18 (una buona strategia ora) contro il 9 del banco. Sembrava stupido allora, ma ora è normale.

“L’atmosfera d’ignoranza e superstizione che circondava il tavolo del blackjack quella sera mi convince che alcuni buoni giocatori non capiscono la matematica dietro il gioco”, ha scritto nel suo libro.

• “Sono tornato a casa con l’intenzione di trovare un modo per vincere”.

Visse nella biblioteca dell’UCLA, dove lavorò nel dipartimento di matematica. Thorp ha lavorato ed è giunto alla conclusione che il gioco del blackjack cambia a seconda delle carte che rimangono da distribuire.

Leggi anche: Storie dei giochi più stupidi e divertenti di Las Vegas

Il sistema di conteggio

Molto rapidamente, ha sviluppato il sistema che i contatori di carte usano oggi. Nel 1961, dopo che Thorp rese pubblici i suoi risultati, si unì a due uomini d’affari di New York. Erano ansiosi di sostenere un test a Reno, Nevada. Hanno investito un totale di $ 10.000. In breve tempo, Thorp si diffuse da $ 50 a $ 500 in un gioco.

A disagio con il modo in cui vince, i proprietari di casinò hanno chiesto che i loro croupier mescolassero le loro carte il più possibile per impedire al matematico di vincere costantemente. Chiaramente, il sistema di Thorp ha funzionato.

Dopo alcuni giorni, ha avuto successo con tutti i contatori di carte che sono seguiti. “Il casinò ci ha vietato di giocare”, ha scritto. “Ho chiesto al manager cosa fosse. Mi spiegò in modo amichevole e cortese che mi avevano visto giocare il giorno prima ed erano perplessi sulle mie continue vincite. Avevano ragione. Alla fine, ha realizzato un profitto di $ 11.000 in sole 30 ore di gioco, che equivarrebbe a un profitto di $ 95.000 oggi.

Nell’estate del 1961, Thorp scrisse Beat The Dealer. Un libro che introdurrebbe le persone alla sua strategia per giocare a blackjack con una strategia matematica nei casinò. Il libro è diventato un bestseller. Legioni di fanatici del blackjack seguivano questi concetti e facevano un sacco di soldi.

• LEGGI ANCHE – Las Vegas: e la sua triste città sotterranea
  

La sfida più grande

Nel 1964, quando il vantaggio era buono, Thorp lasciò il blackjack per una sfida più grande. Questo era il casinò conosciuto come Wall Street. Ha riconosciuto che “il gioco d’azzardo è un investimento semplificato”. Ha poi battuto questo gioco più grande e più difficile. La raccolta di denaro che trae profitto dalle inefficienze e dalla redditività del gioco d’azzardo stava cambiando.

Lo ha chiaramente dimostrato con i suoi successi nei casinò contro il blackjack e il mercato azionario. Secondo lui, “i grandi investitori sono spesso bravi in entrambi”.